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Mauro Ferrari, Le lucciole di Giancarlo Baroni

Giancarlo Baroni, Come lucciole nel buio. Dieci riflessioni sulla vita e sulla letteratura. Prefazione di Elio Grasso, pp. 86, € 15,00 ISBN 978-88-6679-373-1



Un piccolo grande libro, quello di Giancarlo Baroni, che riprende il filo di un discorso critico portato avanti nel tempo e già sedimentato in varie pubblicazioni, che in qualche caso anticipavano questa stesura definitiva. Dico “piccolo” solo per la foliazione, perché il lavoro critico è di altissimo livello e grande densità.

Peculiare la modalità di scrittura: per evitare le secche di una argomentazione astratta, Baroni sceglie di appoggiarsi frequentemente sulle sue amplissime letture, a cui rimanda una nutrita serie di passaggi indicatori: scelta indispensabile, perché nulla è più nefasto di certa astratta mistica della letteratura con cui anche grandi poeti si sono cullati, fra rivendicazione di uno statuto quasi divino della poesia, rivendicazione dell’indicibilità dell’arte, pretestuose fughe nel significante ecc. Ebbene, Baroni segue invece un filo logico molto concreto e stringente che, ruotando attorno al rapporto fra letteratura (specie poesia) e vita, presenta con coerenza una progressione che (tema della prima sezione, Un cannocchiale nel buio) parte dalla ricerca di senso nella vita e della vita sullo sfondo della fine ineluttabile che ci spetta, il vero nemico contro cui si scrive in nome della vita: ciò che lo scrittore fa è puntare un cannocchiale sul buio, cercando di illuminare la vita – da qui lo splendido titolo – con barlumi di comprensione. Ovvio che il problema diventi, da subito, la dicibilità di questa comprensione: come dire ciò che va detto, ciò che non si può non dire? La prima sezione si chiude nel segno di Ulisse, l’astuto, il menzognero, ma anche l’intelligente esploratore nel nome della conoscenza.

La seconda sezione, Una incerta beatitudine, ha per fulcro il rapporto tra lavoro e fatica dello scrivere e gioia della creazione. I nomi convocati da Baroni attestano spesso la sovrapposizione dei due elementi. Il secondo filo, che porta Baroni a confrontarsi sempre più con i concreti problemi dello scrivere, è il rapporto fra realtà e immaginazione, o meglio fra necessità di un felice e compiuto equilibrio espressivo e urgenza del dire, che porta alla reazione verso le gabbie stilistiche, il decoro, l’idea stessa del bello. Temi centrali, che vengono illuminati, con equanimità, da citazioni precise.


Per concludere, questo è un libro di grande interesse non soltanto per chi pratica la scrittura creativa, ma anche (e forse soprattutto) per chi la insegna e per chi, specie i giovani scrittori, voglia avvicinarsi ad essa con una migliore consapevolezza.



NOTA BIO-BIBLIOGRAFICA


Giancarlo Baroni abita a Parma, dove è nato, nel 1953. Ha pubblicato due romanzi brevi, racconti, un testo di riflessioni letterarie e sette libri di poesia. Le ultime tre raccolte di versi: I merli del Giardino di san Paolo e altri uccelli (Mobydick editore, 2009; nuova edizione illustrata e ampliata, Grafiche STEP Editrice, 2016, prefazioni di Pier Luigi Bacchini e Fabrizio Azzali), Le anime di Marco Polo (Book Editore, 2015), I nomi delle cose (puntoacapo, 2020). Ha coordinato, assieme a Luca Ariano, l’antologia Testimonianze di voci poetiche. 22 poeti a Parma (puntoacapo, 2018). L’ultimo libro pubblicato si intitola Come lucciole nel buio. Dieci riflessioni sulla vita e sulla letteratura (puntoacapo, 2022).

Il Dizionario critico della poesia italiana 1945-2020, curato da Mario Fresa e pubblicato nel 2021 dalla Società Editrice Fiorentina, contiene una scheda critica scritta da Giuseppe Marchetti; è inoltre presente nel saggio di Paolo Briganti, Dopo l’Officina Poesia da ieri a oggi (Storia di Parma, Le lettere, Monte Università Parma Editore, 2012). Nel 2009, 2010 e 2011 ha letto a «Fahrenheit» (Rai Radio 3) diverse liriche, alcune in occasione del Festival della Filosofia di Modena.

Ha scritto quasi trecento recensioni, la maggior parte pubblicate nella pagina culturale della «Gazzetta di Parma» a cui ha collaborato per vent’anni. Sue poesie sono presenti in siti, blog, riviste cartacee e on line, antologie. Un’ampia scelta di versi si trova in «Ossigeno Nascente. Atlante dei poeti contemporanei». Sul sito «Italian Poetry» le poesie sono accompagnate da una traduzione in lingua inglese del poeta Max Mazzoli. Diverse altre sono state tradotte in francese, in blog riviste e antologie, dalla poetessa Marilyne Bertoncini.

Sulla rivista on line «Pioggia Obliqua. Scritture d’arte» cura una pagina intitolata Viaggiando in Italia; collabora a «Margutte. Non-rivista on line di letteratura e altro». Suoi testi e foto sulle città italiane appaiono sulla rivista cartacea «dalla parte del torto».

Poeta per passione e fotografo per diletto, ha pubblicato, fuori commercio, quattro piccoli libri fotografici: Sguardi dell’arte, Bologna, Due volti di Parma e Foglie senza rami. Del 2020, anch’esso fuori commercio, è il volume di poesie e fotografie Il colore del tempo (Quaderni della Fondazione Daniele Ponchiroli, a cura di Gabriele Oselini, prefazione di Fabrizio Azzali).



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