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Davide Cortese - Quattro inediti





*



Me ne andrò come tutti

e forse un giorno un mio colore 

vorrà farsi vivo tra l'erba.

Una mia ombra 

tornerà a riprendersi un soldatino.

Un mio nome rimboccherà con un grido

un silenzio troppo lungo.

Forse un giorno tornerò

perché da qualche parte 

ho dimenticato una tempesta.

 

 



*



Quanta luce è sepolta nei miei occhi. 

Non sono mai più tornati, i respiri 

venuti prima di questo respiro. 

Io sono il cimitero dei miei giorni. 

E tu mi adagi qui un fiore e una spina 

sulla pietra sepolcrale del petto.





*



Mostrami le mani, poeta ribelle.

Dov’è che ti fa male la tua storia?

Qui dove la luce si posa nuda,

sul labbro rosso o sul tuo bianco addome?

La freccia sul tuo petto è una parola

che sanguina la lacrima di chi ami.




 

*



Un promemoria perso nel cammino.

“Frapporre tra me e la morte un gelsomino”.





Davide Cortese (Isola di Lipari, 1974) è poeta, scrittore e artista. Tra le sue opere ricordiamo: "Zebù bambino", un poemetto sull'infanzia del diavolo (Terra d'ulivi edizioni) e "Malizia Christi", un romanzo appena uscito per le Edizioni Croce. Nel 2015

Cortese ha ricevuto in Campidoglio il Premio Internazionale Don Luigi Di Liegro per la Poesia e nel 2023 a Firenze il Premio La Chute alla Poesia. Il poeta Silvio Raffo lo ha annoverato tra i nuovi poeti lirici nell'antologia "IL VERSO È TUTTO - I nuovi lirici" (Edizioni Croce).

Davide Cortese fa parte della redazione di Laboratori Poesia

 

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