Michele Toriaco - cinque inediti
- almanacco
- 2 giorni fa
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Sei tornato ancora come ombra
Sei tornato ancora come ombra,
dopo tutte le parole dai meravigliosi accenti
e dopo tutte le corse da bambino, il desiderio di restare
è sempre lo stesso, solo non più vivido
così profondamente, come quando mi scrivevi
le letterine per i compleanni e il diciannove marzo,
immerso nel tempo favoloso in cui eri entrato.
Sei tornato ancora come ombra,
in questa tiepida sera di settembre, per parlarmi
del pallone e delle figurine, per mostrarmi i quaderni
con le orecchie e le macchie d’inchiostro sui fogli,
quei fogli bianchi d’un bianco dove abbiamo messo
tutta la nostra vita insieme, con un grido nel cuore
il mio viso si rianima e penso a come guardarti,
basta non piangere, anche se la paura ci ha raggiunti
all’improvviso, anche se fisso il buio della stanza
e sento la tua voce dire
che ora devi andare.
Succede di cercarti
sul prato della scuola
in quelle tracce di neve fresca
che sembrano disegnate a matita
così lievi che quasi non si vedono più.
Non basta la memoria
Apro piano la porta
le povere stanze hanno voglia di una parola
una luce su tutte le stagioni disperse
chiuse da questa linea corrosiva
quasi un ponte nell’evidenza del distacco
sul tempo che mi separa dalle ninnenanne
che pronunciavi nel tuo dialetto montanino
dal grande risveglio delle spighe
incastonate tra le pagine di un sogno possibile.
Ma non basta la memoria
per accostare gli orizzonti dei giorni cantati
al miele del tuo viso amato
spingerli nel cerchio di un tenero addio
trovare il fiore di un sorriso nella corrente delle vene
chiedere perché ogni cosa qui abbandonata
è così atroce e struggente come l’ultimo silenzio
che ora si espande dentro di me
e si confonde con una vecchia foto
dove ci sei tu che ritorni viva.
Svapora nel tempo la forza
Svapora nel tempo la forza
delle immagini, le figure iridate sui banchi in prima liceo,
e affonda con i colori dell’adolescenza.
Eri l’alunno timido e fragile, ti rivedo
e vorrei dirti qualcosa, parlare di quella stagione prodigiosa,
accennare ad un dialogo che si è interrotto troppo presto.
La ricreazione, i sorrisi, la partita di pallone e
le mille parole da bar dello sport, il lunedì, la tua Juve
e la mia Inter, ma nel lento oscillare dei giorni
non abbiamo capito che stava arrivando,
con il suo verdetto inappellabile, la morte.
Nessuno (neppure tu!) poteva scalzare il lampo
improvviso che più acceca, vita non vita, il lampo
allora avvertito innanzi tempo.
Ora mi giungono da un’aula remota e vuota,
che credevo smarrita, il tuo nome sorridente e,
nascosto in un punto qualsiasi di questa notte infinita,
il tuo volto ormai muto.
Novembre
si stringono insieme per il verde stelo
tutti quei fiori che fanno serena
la pietra scolpita alla fine dei nomioggi c’è molto sole tra le sepolture
più luce nella mente
io sono tornato qui
come si torna alla terra
con la mia pena intera
vicina all’ombra che divento.
Scambio di persona
Ogni cosa è distesa
la luce pomeridiana trasfigura
i colori e le forme
anche il tuo dolore
che cercava una salvezza fuori tempo
si placa nel vortice di ghiaccio
della città assorta e irreale
sopra distanze orizzontali
che quasi non si vedono più.
Torni alla terra
in cecità d’infinito
e non è bastato
guardando un’ultima volta il cielo
neppure immaginare
che di colpo tutto fosse più piccolo
come l’ago di un’anestesia
che trascina il tuo dolore
dentro un buco nero
lontano lontano.
Michele Toriaco [Torremaggiore (Foggia), 1961] è presente nell’Atlante dei poeti italiani contemporanei «Ossigeno Nascente», dell’Università di Bologna. Suoi testi sono apparsi in svariate antologie poetiche collettive, e su blog e riviste letterarie (cartacee e digitali): Poesia, Caffè Michelangiolo, Atelier Poesia, Poeti Oggi, L’Altrove. Appunti di poesia, Larosainpiu. Lit-tle Blog di Salvatore Sblando, Poesia Ultracontemporanea e sui social del Centro Cultural Tina Modotti (Caracas). Ha vinto il premio La Poesia ci salverà (Firenze, 2014), il premio speciale della giuria al Premio Aurelia Josz, Casa della poesia di Monza (Monza, 2015), il premio “Miglior autore regionale per la Puglia”, al Premio di poesia inedita Ossi di seppia (Taggia, 2025). Del 2025 la sua prima raccolta Tutto illumina pubblicata da Eretica Edizioni. Della sua scrittura si sono occupati critici e poeti italiani, fra cui: Maurizio Cucchi, Vittorino Curci, Marco Marangoni, Roberto Raieli, Serena Di Lecce e Antonio Nazzaro.



























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