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Michele Toriaco - cinque inediti

  • almanacco
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 3 min

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Sei tornato ancora come ombra

 

 

Sei tornato ancora come ombra,

dopo tutte le parole dai meravigliosi accenti

e dopo tutte le corse da bambino, il desiderio di restare

è sempre lo stesso, solo non più vivido

così profondamente, come quando mi scrivevi

le letterine per i compleanni e il diciannove marzo,

immerso nel tempo favoloso in cui eri entrato.

Sei tornato ancora come ombra,

in questa tiepida sera di settembre, per parlarmi

del pallone e delle figurine, per mostrarmi i quaderni

con le orecchie e le macchie d’inchiostro sui fogli,

quei fogli bianchi d’un bianco dove abbiamo messo

tutta la nostra vita insieme, con un grido nel cuore

il mio viso si rianima e penso a come guardarti,

basta non piangere, anche se la paura ci ha raggiunti

all’improvviso, anche se fisso il buio della stanza

e sento la tua voce dire

che ora devi andare.

 

Succede di cercarti

sul prato della scuola

in quelle tracce di neve fresca

che sembrano disegnate a matita

così lievi che quasi non si vedono più.

 

 

 


Non basta la memoria

 

 

Apro piano la porta

le povere stanze hanno voglia di una parola

una luce su tutte le stagioni disperse

chiuse da questa linea corrosiva

quasi un ponte nell’evidenza del distacco

sul tempo che mi separa dalle ninnenanne

che pronunciavi nel tuo dialetto montanino

dal grande risveglio delle spighe

incastonate tra le pagine di un sogno possibile.

Ma non basta la memoria

per accostare gli orizzonti dei giorni cantati

al miele del tuo viso amato

spingerli nel cerchio di un tenero addio

trovare il fiore di un sorriso nella corrente delle vene

chiedere perché ogni cosa qui abbandonata

è così atroce e struggente come l’ultimo silenzio

che ora si espande dentro di me

e si confonde con una vecchia foto

dove ci sei tu che ritorni viva.

 

 

 

 

 

Svapora nel tempo la forza

 

 

Svapora nel tempo la forza

delle immagini, le figure iridate sui banchi in prima liceo,

e affonda con i colori dell’adolescenza.

Eri l’alunno timido e fragile, ti rivedo

e vorrei dirti qualcosa, parlare di quella stagione prodigiosa,

accennare ad un dialogo che si è interrotto troppo presto.

La ricreazione, i sorrisi, la partita di pallone e

le mille parole da bar dello sport, il lunedì, la tua Juve

e la mia Inter, ma nel lento oscillare dei giorni

non abbiamo capito che stava arrivando,

con il suo verdetto inappellabile, la morte.

Nessuno (neppure tu!) poteva scalzare il lampo

improvviso che più acceca, vita non vita, il lampo

allora avvertito innanzi tempo.

Ora mi giungono da un’aula remota e vuota,

che credevo smarrita, il tuo nome sorridente e,

nascosto in un punto qualsiasi di questa notte infinita,

il tuo volto ormai muto.

 

 

 

 

 

Novembre

 

 

si stringono insieme per il verde stelo

tutti quei fiori che fanno serena

la pietra scolpita alla fine dei nomioggi c’è molto sole tra le sepolture

più luce nella mente

io sono tornato qui

come si torna alla terra

con la mia pena intera

vicina all’ombra che divento.

  

 

 

 

 

Scambio di persona

 

 

Ogni cosa è distesa

la luce pomeridiana trasfigura

i colori e le forme

anche il tuo dolore

che cercava una salvezza fuori tempo

si placa nel vortice di ghiaccio

della città assorta e irreale

sopra distanze orizzontali

che quasi non si vedono più.

Torni alla terra

in cecità d’infinito

e non è bastato

guardando un’ultima volta il cielo

neppure immaginare

che di colpo tutto fosse più piccolo

come l’ago di un’anestesia

che trascina il tuo dolore

dentro un buco nero

lontano lontano.

 

 

 

 

Michele Toriaco [Torremaggiore (Foggia), 1961] è presente nell’Atlante dei poeti italiani contemporanei «Ossigeno Nascente», dell’Università di Bologna. Suoi testi sono apparsi in svariate antologie poetiche collettive, e su blog e riviste letterarie (cartacee e digitali): Poesia, Caffè Michelangiolo, Atelier Poesia, Poeti Oggi, L’Altrove. Appunti di poesia, Larosainpiu. Lit-tle Blog di Salvatore Sblando, Poesia Ultracontemporanea e sui social del Centro Cultural Tina Modotti (Caracas). Ha vinto il premio La Poesia ci salverà (Firenze, 2014), il premio speciale della giuria al Premio Aurelia Josz, Casa della poesia di Monza (Monza, 2015), il premio “Miglior autore regionale per la Puglia”, al Premio di poesia inedita Ossi di seppia (Taggia, 2025). Del 2025 la sua prima raccolta Tutto illumina pubblicata da Eretica Edizioni. Della sua scrittura si sono occupati critici e poeti italiani, fra cui: Maurizio Cucchi, Vittorino Curci, Marco Marangoni, Roberto Raieli, Serena Di Lecce e Antonio Nazzaro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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