

- 28 lug 2022
- 8 min
Mauro Ferrari, Le nuove Origini di Giancarlo Pontiggia. Qualche nota a Il moto delle cose
I Se in Origini1 Giancarlo Pontiggia raccoglieva la propria non abbondante e ben cadenzata produzione, con diversi inediti, in un unico volume che dava conto a mo’ di anticipazione di una sorta di suo primo tempo, con Il moto delle cose compie adesso un vero e proprio balzo evolutivo. Alla luce di questa grande riuscita – uno dei libri decisivi degli ultimi decenni – le due precedenti raccolte apparivano una sorta di preparazione, seppur fortemente originale, ancora legata a

- 28 lug 2022
- 3 min
Luca Campana, Del logos, o dell’inesauribile carcassa. Su Autopsia (reiterata) di Dario Talarico
Leggendo le poesie che compongono l’ultima raccolta di Dario Talarico, Autopsia (reiterata). Poema logico-filosofico (puntoacapo editrice, 2022), si ha fin dall’inizio l’impressione di trovarsi di fronte a un distillato, a una lingua che è stata lavorata a lungo, per sottrazione di elementi, fino a diventare qualcosa di estremamente sottile e tagliente: un bisturi, attraverso il quale l’autore seziona pezzo a pezzo il corpo stesso del linguaggio, cavandone fuori suono e senso


- 6 lug 2022
- 4 min
Alessandro Carrera, Padroni della terra, signori della guerra. Da Quasimodo a Dylan
[Intervento al Convegn della Biennale Poesia e Oltre, Marengo (AL) 18 giugno 2022 - cfr. http://biennaledipoesia.wix.com/biennale] Come giurato di un premio per la traduzione di poeti italiani in inglese, qualche anno fa ho passato un paio di giorni a leggere poeti italiani del Novecento e del Duemila trasposti nella lingua di Walt Whitman e di Emily Dickinson. Ripercorrere ciò che credevi familiare in un’altra lingua è un esercizio utile. Te lo fa apparire in una luce nuova,


- 6 lug 2022
- 3 min
Emma Pretti, da La segreta isola di sale (inedito)
A serious man Prendo la scala e l’appoggio al tetto. La scala è alta e va oltre di un po’. Inquadra un pezzo di cielo. Immagino sia la finestra di una prigione. Non contiene descrizione. Storie di prati strade viali sono ormai spazi morti. Osservare è più difficile che immaginare. Davanti a me tanto azzurro di profondo inganno, nuvolette bianche e neanche un pensiero. Né sforzo né mistero. Azzurro da fissare intensamente. Se non godiamo il presente non c’è granché da pensare