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Gaetano Giuseppe Magro - Cinque inediti

  • almanacco
  • 11 minuti fa
  • Tempo di lettura: 2 min



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nell’ora della potatura

s’incatena al batticuore

il dondolo del disamore

 

l’inutilità dello svuotatasche

ci annusa a cornamuse perdenti

e campeggia il resto che resta

 

la forfora a scaglie dei viventi

pretende, a stretto giro, di farsi neve

sull’andatura a morte dell’occidente

 

ogni rosa cura la propria psoriasi

alzando le spine al sole

come fossero piramidi d’improvviso




*

 

arrivano le slitte a traino dei cani

a risvegliare col suono delle campanelle 

la letargia storica delle sinapsi limate 

dai denti affilati del lupo lontano

 

e nella penisola circumnavigata 

noi cellule sul filo della disavventura 

tirati per il collo dai fossili mesozoici 

privi ormai del guscio di vastità 

 

giusto il tempo di saperci soli

sulla spina dorsale del tardo barocco

ad esfoliare i numeri paralitici 

essiccati, senza bacio, alla bocca del sale


 


*


è la ferita

della cosa

che chiama a sé

la parola

(a regale medicamento)




*


sono la cosa ammalorata di posa

che nel cercare il lembo della tua bocca

non osa valicare l’eccedenza epiteliale

che fa delle tue pieghe angolari

un’ampia gioia di costellazioni oracolari

che si schiudono a fioritura di mortali


 


*


sul pontile è tutto un girare a vuoto d’asterischi

le monadi puntute ci scrutano ad oltraggio

sull’imbarco a falsetto del domani

 

un ampio vettore di significanti

ci descrive a prova di contraffazione

pronunciare la parola “io” è combattere

 

tutti i nienti possibili

che oggi si proporrebbero al posto mio





Gaetano Giuseppe Magro nato a Scicli (RG) nel 1966, è Professore Ordinario di Anatomia Patologica e Direttore della Scuola di Specializzazione della stessa disciplina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Catania

Dal 2022 è editore della casa editrice ilglomerulodisale

 

Pioniere della “biopoesia”: neologismo coniato per incoraggiare l’utilizzo di un linguaggio medico-biologico e/o tecnico-scientifico come telaio portante della poesia; questo tentativo, aiuterà la migrazione delle cellule, dei tessuti, delle proteine, del DNA, dei tumori e delle patologie di varia natura, ad approdare, attraverso il varco angusto del linguaggio poetico più tradizionale, sulla sponda di una visione letteraria che da sempre ha trascurato le grandi tematiche biologiche dell’esistenza.

 

Esperienze letterarie:

Il mare metafisico di Punta Corvo (Romanzo) (Manni Editore 2005).

“Il glomerulo di sale” (silloge poesia in antologia) (Fara Editore 2010)

“Le lumache mediocri” (silloge poesia) (LietoColle 2010)

“Il batterio del tempo” (silloge poesia in antologia) (Fara Editore 2011)

“Il vaniloquio delle cellule ebbre” (poemetto) (Incroci Adda editore 2014)

“Assenza di segnale” (silloge poesia) (La vita felice 2020)

Formalina CH20 (romanzo) (ilglomerulodisale 2023)

Poesie pubblicate in diverse antologie edite da LietoColle, Giulio Perrone Editore, La vita felice, Fara Editore

 

 

 

 

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