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NOTE a Margine - Luca Pizzolitto




Dipinto di Dalila Zagato





Tradito e perso l’istante

esatto del fuoco

ombra rubata al sole

 

la follia del sonno

disfare le stanze in cui

abbiamo vissuto

 

– ho cercato casa, riparo nel vento.

 

da "Getsemani" (peQuod, 2023)

 

 


 

"Io sono spazio e luce. Sono il crocevia di liberi venti", scriveva Margherita Guidacci, poetessa da me molto amata.

 

Nasce da qui questa poesia, da questa frase (entrata fin da subito nelle mie viscere) e dall'intersezione che essa ha avuto - e tutt'ora ha - con il mio percorso umano e poetico.

 

Faccio spesso fatica nello spiegare il senso che sta dietro alle mie poesie; anche perché, a volte, le immagini che si creano sono pennellate improvvise, squarci inattesi: vengono poi limate e riviste a lungo. Non sempre nascono da una consequenzialità logico-temporale, dalla necessità di dire un qualcosa che abbia un inizio, un centro, una fine.

Non secondario è poi il personale pensiero che sia un'esperienza bellissima, per chi si avventura in una poesia, cogliere ciò che per lui, quelle parole, vogliono dire: senza guida alcuna, da parte di chi le ha scritte.

 

Questo componimento, in un certo senso, potrebbe essere anche di un solo verso: l'ultimo. In esso è racchiuso tutto ciò che, con immagini quasi fotografiche, ho cercato di rappresentare, in frammenti scomposti, nei versi precedenti.

Una condizione di esule, di senza terra, di incompleto stare, di tensione verso un qualcosa d'altro, che dall'umano parte ma che non si conclude, non trova compimento solo in esso. Condizione che vivo da tempo e che, negli ultimi anni, sta trovando casa e riparo (significato) nella solitudine, nel silenzio, nell'incontro sì con il circostante ma soprattutto con una dimensione di ricerca e tensione spirituale.

Il vento rappresenta, in maniera ineffabile eppure completa, questo insieme di cose, spesso difficili da dire, da spiegare nella loro essenzialità (e forte necessità, per me, ora).






Luca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da più di vent'anni si interessa ed occupa di poesia. Tra i suoi libri, figurano: Dove non sono mai stato (Campanotto), Il tempo fertile della solitudine (Campanotto), Tornando a casa (Puntoacapo). Con la casa editrice peQuod ha pubblicato, nella collana Rive: La ragione della polvere (2020), Crocevia dei cammini (2022), Getsemani (2023, prefazione di Roberto Deidier).

Nel 2023, è stato inserito all'interno dell'antologia Nord i poeti, vol. II, edita da Macabor.

Da fine 2021 dirige la collana di poesia Portosepolto, sempre per conto della casa editrice peQuod.

È ideatore e redattore del blog poetico “Bottega Portosepolto”.

Cura la rubrica Discreto sguardo per la rivista on line “Poesia del nostro tempo”, Nostos – ritorno alla parola per il blog L’Estroverso, Polaroid - istantanee di poesia per FaraPoesia.

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