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Andrea Galgano - 4 Inediti





Schiarite e silenzio

(Villammare- Sapri)

 

Le dune sono torri malva

dove ripiegano i notturni

sui balconi schiusi

e il silenzio delle marine

scorcia i gigli delle spiagge basse.

 

Le vesti del sole

tremano come acacie

sui tuoi lidi vermigli.

 

Il cordame dei sassi

è lievito di specola

sul vino dei cespugli.

 

Il cielo risplende

dalle palpebre in plenilunio

sulla tua folata di lettere.

Ci schiara.

 

Per sciogliere

il basalto

delle tue scie naufraghe

senza ventaglio.

 

 

 

Prime ombre (shekinah)

 

Conosco l’odore

                            delle ginestre sbandate,

il vento negli astri,

la notte delle pagine rosse

 

i ricami dell’ibis

odono le cicatrici,

quando la fiamma delle ferite

cerca l’estate seminata

 

Ci promettiamo

                          il primo amore degli ascensori,

un biglietto di stelle scure

e un divano di oceani semichiusi

 

l’olfatto muto abbaglia ora il sorriso

come opali di tenebra

e le tue prode tremule

arrivano come campagne di temporali

sui tarassaci.

 

 

 

 

L’ultimo calamo del sole

(Positano)

 

La tinta del mare scosso

attraversa orti di aria azzurra,

scosta il corpo caldo delle case

nel vapore delle ombre.

 

Tempo che perdona ma non torna

e verzica crinali di cedri

nelle labbra delle grafie.

 

La stoffa bianca degli dei

trascina la carta delle finestre

nella marina nascosta delle tue vocali.

 

La Venere di maggio

rintraccia rade di giada

nelle sirene degli aranci

che richiudono l’ultimo calamo

del sole.

 

 

 

 

Frennesìa



La corolla tenera dei suoi ventagli

lambisce le stelle opposte

nelle sue brezze asciutte

 

I glicini rispolverano

le scandole dei venti,

affondano il suo sole tremulo

sui sepali delle maree.

 

La sabbia notturna

denuda diamanti neri

l’albarosa, i miraggi,

le labbra lenzuola

del suo seno zodiaco.

 

La polvere lunare

                             contro la malanotte.

 

Il porto tra le sue braccia

allontana dalla riva lieve

i cieli cerulei della sua ombra.





Andrea Galgano (1981), poeta, scrittore e critico letterario, è nato e cresciuto a Potenza. È Direttore Umanistico e Docente di Letteratura e Psicoanalisi presso la Scuola di Psicoterapia Erich Fromm di Prato-Padova, coordina il progetto di ricerca sul senso religioso in Giacomo Leopardi per International Foundation Erich Fromm. Ha scritto i libri di poesie Argini (2012), Downtown (2015), Non vogliono morire questi canneti (2019), Pentagrammi (2024). Ha pubblicato i saggi Mosaico (2013) e Di là delle siepi. Leopardi e Pascoli tra memoria e nido (2014), Lo splendore inquieto (2018), e con Irene Battaglini i due volumi Frontiera di Pagine (2013, 2017) Per UniversoSud Editrice ha pubblicato il saggio sui poeti e gli scrittori lucani, 41esimo Parallelo Nord – Poesie delle Terre di Lucania (2021).

 

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