Alessia Iuliano - 5 inediti
Ritratto fotografico di Francesco Pascucci
Cosa mi vuoi dire
che non sia mare, cielo, terra, fuoco
o scusami
risponderei soltanto onda, nuvola, stormo
di rondini in volo, foglia che cade
raggio di sole o ti perdono
vorrei restassi mio per sempre
vorrei restassi almeno o pronunciassi
carne, sangue, i tuoi occhi
sono il mio bene
sono il mio male, se non mi guardi
e se mi guardi e non dici parole
respiri, battito accelerato
sono la mia morte: siamo all’inferno
benvenuto
*
Spiegaglielo tu alle pareti
che stretti stretti si sta da soli
anche in due
se non capisci la mia lingua
bagnata e bruci le fotografie
nemmeno liberassero l’anima
che era nostra
quanto può essere infelice
questo raccordo di nascite?
Ho scelto l’amore cento volte
cento volte ho piantato arcobaleni
negli occhi, con le pietre mi sono scavata
dentro, per che cosa?
Testi dalla sez. II L’amore da bambina
*
Più in là, verso la riva, la luce dei fuochi
alti, gialli e rossi e tu:
cammina più in là, dove non c’è molta
gente seduta e le urla, gli schiamazzi
insabbiati non rovinano il ricordo, vai
al pelo dell’acqua, attenta!
La schiena, ti prego, diritta
inclina la nuca di lato, accenna
un sorriso, abbassa gli occhi
mi compio, rito di gesti, satellite
non so di quale pianeta, ma non sono
la stella, la terra questa notte
è disposta al tuo debutto: sei perfetta
servisse a qualcosa, ci rifletto –
avvolgo i capelli dietro l’orecchio, inclino
la nuca di lato, abbasso gli occhi, accetto
tutto, fosse l’ora della sconfitta la bacerei
Testo dalla sez. IV Finché saremo amore
*
Lascia alla sera
le ore di ieri, solleva
Signore mio, le foreste
dalle rughe di mia madre
spiegami le ali
di una azzurra migrazione e
per intero abbraccia tutti quelli che amo
a questa felicità
fa’ da padre, da amante gentile
perché sappia viaggiare
di palmo in palmo
di bocca in bocca
bacio o sospiro
tutto ciò che c’è da sapere
io l’ho inventato accogliendo voci
da ogni distanza
e da questa piccola casa sul mare
non so tramandare altro
Signore mio: ciò per cui ogni uomo
o poeta balbetta
provando l’amore per l’amore
*
Custodiranno un nuovo segreto
le colline all’alba di settembre in autostrada
lo accoglieranno insieme
all’abbraccio del sole sulla valle
che apre e dà fuoco alla notte
al mio risveglio delle quattro
tutti i sospetti del sonno
ora che l’auto brucia l’asfalto
e la tua mano stringe il volante
accelerano il respiro contratto del mio vivere
se mi cerchi nel campo del cielo, fissando
il punto di fuga tra l’universo e le montagne
non sembrerà più vero
questo tempo di eclissi e svelamenti
ora che più di ieri cerchiamo chi siamo
e l’infinito è un tutt’uno intrecciato
nella paglia di un cappello straniero
alla fiera del mercoledì, oltre i Cancelli
di Porta Romana, qui - sì - ma
altra è la materia
Testi dalla sez. V Altre terre
Tutti i testi qui riportati, con segnalazione delle relative sezioni, saranno inclusi nel volume Dopo la favola di imminente pubblicazione nella Collana CartaCanta, Capire Edizioni
Alessia Iuliano (Termoli, 1995) è laureata in Musicoterapia e ha conseguito il diploma professionale in Illustrazione. Ha inoltre ottenuto un master in Educazione della Scrittura a Mano e del Disegno Infantile e attualmente prosegue la sua formazione in Scienze Pedagogiche. Nel 2016 ha vinto il premio per la poesia inedita Le Stanze del Tempo con Non Negare Nessuno (CartaCanta, 2016); ha successivamente pubblicato la silloge poetica Ottobre nei viavai (RPlibri, 2018). Suoi testi sono apparsi in numerose antologie e riviste, tra cui Almanacco dei Poeti e della poesia contemporanea (Raffaelli, 2017), Come sei bella. Viaggio poetico in Italia (Aliberti Compagnia Editoriale, 2018) e Barchette di Carta (Calamaro Edizioni, 2024). Collabora con le riviste online Pangea e clanDestino e ha realizzato illustrazioni per diversi marchi editoriali, tra cui RPlibri, Fuorilinea Editore e Capire Edizioni. Gli inediti qui presentati compongono la raccolta che si è aggiudicata il premio di poesia under30 Villa delle Ginestre nell’edizione 2024.
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