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Aldino Leoni, Inediti


Vecchio pruno



Frutti a bizzeffe

ricompensa

per la stampella

appostagli

ramo d’altri

ad allontanarne

definitiva caduta


Di verde folto

sopravvive

in pochi rami

il vecchio pruno




*



La diffidenza dell’albero

la temuta scure

i rami d’altri

la pietà umana

evangelica attesa

di frutti futuri


Nel tempo del risveglio

la bianca fioritura

e l’abbondante frutto

in un farsi lento




Per gli alberi del parco

della battaglia di Marengo



Che ne sapete voi

di cocchi e obici

di archi di trionfo

e di esplosioni

di denti digrignati

nel terrore, di odio

diserzioni

di peccato originale

degli umani?


Siete arrivati dopo

la battaglia, deposti

ordinati in questa terra

rossa di ferro e sangue

Sussurrate

immobili con i venti

coi respiri interrotti

dell’ossario


Che ne sappiamo noi di voi

che siete alberi

vicini all’Eterno

più di noi




*



Alle labbra

da assaporare

cieli e mari

riuniti nell’inverno

nella neve di rosmarino


Agli occhi la viola

non marcescente

nutrita di bianco

quasi fosse luce


Nell’abbandono del freddo

sfiorano le sensazioni




*



Si scrive negli inverni

per l’io che riemerge

nei rossi dei cieli, nei venti

secchi che spolverano i vetri

Si scrive d’inverno

per le silenziose

ramaglie spoglie

nell’assenza degli insetti

ronzanti, per il volo

di qualche vagante

Con pazienza si torna

d’inverno agli scritti

delle stagioni trascorse

ai pensieri rimossi

non divenuti parola

ai ritmi sospesi


Talora si lascia bianca

sa di campo in attesa

la pagina invernale


Aldino Leoni (Alessandria 1949) è uno dei promotori, fin dalla fondazione nel 1981, della Biennale di Poesia, manifestazione storica della cultura letteraria italiana. Particolarmente interessato all’oralità della poesia, ha dato musica e canto a testi sia di autori del passato (“Trovatori del Monferrato”, Umanisti e Rinascimentali), sia di autori di oggi. Con il Gruppo dell’Incanto ha proposto lavori monografici su Gozzano, Rèbora, Turoldo, Dell’Arte e ha all’attivo concerti con un esteso repertorio di poesie-canzoni (“oltrecanzoni e ipercanzoni”, secondo Guido Oldani).

La sua produzione poetico-musicale è raccolta nel 33 giri Poesia in-canto; nei cd Fra i rami, Città Stella e I Gatti; nelle audiocassette Il Sacco di Sant’Agostino, Poesie d’amore e Dice un sole (testi propri e di Antonietti, Bisutti, Bonessio di Terzet, Cicciarelli, Marchetti, Pasanisi, Penotti, Ritrovato, Valensisi).

La sua poesia è pubblicata da puntoacapo nei volumi A mani ferme, La piazza delle scintille, Uno: foto poesie, Fra aria e pietra (2018). È autore dei teatralconcerti Il bambino della Cittadella e L’insopportabile esplosione. Si è occupato di didattica della poesia e di teatro-scuola.




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