Due inediti di Eleonora Rimolo
*
L’arancio violento mescolato nel fuoco
fuma profuma di morte la stanza
ed io caduto fuori dalla vita non ho
ancora imparato a rialzarmi, sempre
in posizione orizzontale mi sforzo
di ricordare il primo giorno – quanto
avrò gridato, pianto, protestato?
*
Sono cresciuti insieme a te i miei capelli,
io meno. Ancora sono tentata dallo svanire
se ogni giorno scavo un lembo di pensiero
e mi riduco a un liquido vischioso, irriflessivo,
che non lascio bere a nessuno. Potremmo
davvero esserci tutti senza nient’altro
– solo nutrirsi ogni tanto – umane necessità.
Cosa riempierebbe allora le coscienze,
quale commento, quante penose idee.
Eleonora Rimolo è nata a Salerno nel 1991 e vive a Nocera Inferiore. È dottoranda di ricerca in “Studi Letterari” presso l’Università degli Studi di Salerno. Collabora con alcune riviste di Italianistica quali «Sinestesie», «Misure Critiche», «Rassegna Italiana». Ha pubblicato un romanzo (Amare le parole, Litedition 2013), e tre raccolte di poesie: Dell’assenza e della presenza (Matisklo 2013), La resa dei giorni (AlterEgo 2015, Primo Premio “Poesia Giovani Europa in versi 2016”, organizzato dalla Casa della Poesia di Como) e Temeraria gioia (Giuliano Ladolfi Editore 2017, prefazione di Gabriella Sica, Primo Premio “Pascoli – L’ora di Barga”, Finalista “Premio Fogazzaro”, III° classificato “Premio Fiumicino”, Premio “Napoli Cultural Classic”, II° classificato Premio “Aoros Valerio Castiello”). È vincitrice del Primo Premio “Ossi di Seppia” 2017 (Arma di Taggia) con alcuni testi inediti. Alcune sue poesie sono state tradotte in spagnolo dal Centro Cultural Tina Modotti e da Mario Pera per la rivista Vallejo&Co, e in brasiliano per la rivista Dottor Cardoso. È caporedattore per la sezione online della rivista letteraria «Atelier»