Ted Hughes Da Remains Of Elmet e River Traduzione di Mauro Ferrari
Ted Hughes
Da Remains Of Elmet e River
DA: REMAINS OF ELMET
Il fiume oscuro
Dopo sei anni di vita postuma
Per mamma, mio zio le solleva il viso. Dice
Che sì, gli andrebbe una tazza di té.
In lei ancora intatta la memoria, ancora buona
Sotto la schiettezza di lui.
Un po' più grassocce e tremanti, le mani di lei
Fan risuonare la tazza sul piattino.
Tenendo in vita i loro ultimi ottant'anni, affezionati a me.
Tenendo in vita i loro strani abissi, affezionati a me.
E adesso lui rinnova la gioventù
Tenendo in esercizio tutto quanto accadde,
Come il suo corpo cerca di rinnovare le cellule -
Aria vuota, dirottata nella laringe
Per dar volo a un sogno popolato di visioni -
E la valle fumosa non si chiude mai,
L'utero che l'ebbe in grembo, camini su camini,
Orizzonti brulicanti - dietro una cinta d'orizzonti,
Un inferno felice, i morti immortali e litigiosi,
Gli inni che s'innalzano oltre le fattorie.
Così mi ha portato l'ultimo lascito:
Un'archeologia della bocca: la brace del focolare,
Lanugine fragile come respiro, dai telai d'Egitto.
Tesori funerari in briciole al tocco del sole -
Il pesce enorme, premio d'una vita,
Esausto in superficie, l'occhio che mi fissa,
Ma con la logorata, logorante finezza d'un capello -
Da un momento all'altro, un ultimo fremito -
E il fiume oscuro si chiuderà su lui.
The Dark River
Six years into her posthumous life / My uncle raises my mother's face. He says / Yes, he would love a cup of tea. // Her memory still intact, still good / Under his baldness. / Her hands a little plumper, trembling more / Chatter his cup in its saucer. // Keeping their last eighty years alive and attached to me. / Keeping their strange depths alive and attached to me. // And now he restores his prime / Exercising everything that happened, / As his body tries to renew its cells - // Empty air, hijacked in the larynx / To fly a dream, populated with glimpses - // And the smoky valley never closes, / The womb that bore him, chimney behind chimney, / Horizons herded - behind encircling horizons, / A happy hell, the arguing, immortal dead, / The hymns rising past farms. // So he has brought me my last inheritance: / Archaeology of the mouth: the home fire's embers, / Fluff, breath-frail, from under the looms of Egypt. / Funeral treasures that crumble at the touch of day - // The huge fish, the prize of a lifetime, / Exhausted at the surface, the eye staring up at me, / But on such a frayed, fraying hair-fineness - // Any moment now, a last kick - / And the dark river will fold it away.
Abel Cross, Crimsworth Dene
Dove le Madri
Lanciano l'anima al galoppo
Dove i gemiti del Cielo
Si versano sulla terra
Cercando corpi
D'uccelli, animali, persone
Sorge improvvisa una felicità segreta e folle,
Come un canto d'allodola appena fuori portata
Nascosto nel vento
Una gioia malvagia e muta
Come una pietra annientata dalle stelle
Che sa null'altro può capitarle
nella sua culla-tomba.
Abel Cross, Crimsworth Dene
Where the Mothers / Gallop their souls // Where the bowlings of heaven / Pour down on to earth / Looking for bodies / Of birds, animals, people // A happiness starts up, secret and wild, / Like a lark-song just out of hearing / Hidden in the wind // A silent evil joy / Like a star-broken stone / Who knows nothing more can happen to it /
In its cradle-grave.
Prima, fabbriche
e ciottoli umidi ripidi
Poi cenotafi.
Prima, campi di calcio, prati sulle colline
Poi le ferite senza fondo delle stazioni ferroviarie
Che dissanguarono la valle.
La ferita fatale. E volti che sbiancavano
Alle finestre. Anche i capelli sbiancavano.
Tutta la terra fu prosciugata in silenzio.
Tutto divenne così silenzioso.
Poi le colline furono requisite
Per i cumuli tombali.
Le città e i paesi furono saccheggiati.
Tutto cadde fradicio a pezzi
Nella memoria
E ai lati delle strade.
Sopra questa trincea
Un cielo come un elmetto vuoto
Con un buco.
E adesso - due minuti di silenzio
Nella giovinezza della terra.
First, Mills
and steep wet cobbles / Then cenotaphs. // First, football pitches, crown greens / Then the bottomless wound of the railway station / That bled this valley to death. // The fatal wound. And faces whitening / At the windows. Even the hair whitened // The whole land was quietly drained. / Everything became very quiet. // Then the hills were requisitioned / For gravemounds. // The towns and the villages were sacked. // Everything fell wetly to bits / In the memory / And along the sides of the streets. // Over this trench / A sky like an empty helmet / With a hole in it. // And now - two minutes silence / In the childhood of earth.
La pietra di collina era soddisfatta
Di essere tagliata, trasportata
E sistemata al suo nuovo posto.
Si lasciò arruolare
Nelle fabbriche. E mantenne la posizione
Difendendo questa schiavitù contro tutto.
Dimenticò le proprie radici selvagge
Il canto terragno
Nel cemento e nel tambureggiare dei telai.
E dentro le fabbriche un'umanità
Con corpi che andavano e venivano
Manteneva la posizione, fissa, come le pietre
Tremando al canto dei telai.
E anch'essi divennero squadrati, pietrosi,
In una lunga resistenza sempre più debole e oscura
Contro la pazienza guerrigliera
Dell'acqua dolce di collina.
Hill-Stone Was Content
To be cut, to be carted / And fixed in its new place. // It let itself be conscripted / Into mills. And it stayed in position / Defending this slavery against all. // It forgot its wild roots / Its earth-song / In cement and the drum-song of looms. // And inside the mills mankind / With bodies that came and went / Stayed in position, fixed, like the stones / Trembling in the song of the looms. // And they too became four-cornered, stony / In their long, darkening, dwindling stand / Against the guerrilla patience / Of the soft hill-water.
Heptonstall
- un vecchio
Delle colline, proteso verso l'aria
Sulla sua panchina bagnata -
Lascia colare i ricordi.
Non annuncia più l'ora del giorno
Fino a Stoodley, inacidito sul crinale di fronte.
E Stoodley ha voltato le spalle
Al silenzio da museo.
Ignora Blackstone Edge -
Calca di pietre bagnate e fuochi umidi
Decrepiti al tramonto.
Non chiede più
Se Pecket sotto il vento dell'Est
è ancora vivo.
Non alza la mano
Verso Hathershelf. Sa
Che è passato il giorno
della riunione
con gli antenati.
Sa
Che Midgley non tornerà più.
L'orologio da caminetto ticchetta nella sala desolata
Sulla Strada delle Colline, dove il quadrante
Blu per la stasi artritica
E il cuore ormai buono a nulla
Sta sprofondato nella sedia, ad angolo
Rispetto alla finestra,
Lasciando che il tempo lamenti un'amnesia
Lungo i fili del telegrafo
Mentre i frammenti
Del cerchio spezzato delle colline
Vanno alla deriva.
Heptonstall
- old man / Of the hills, propped out for air / On his wet bench - / Lets his memories leak. //He no longer calls the time of day / Across to Stoodley, soured on that opposite ridge. / And Stoodley has turned his back / On the museum silence. // He ignores Blackstone Edge - / A huddle of wet stones and damp smokes / Decrepit under sunsets. // He no longer asks / Whether Pecket under the East Wind / Is still living. // He raises no hand / Towards Hathershelf. He knows / The day has passed /
For reunion with ancestors. // He knows / Midgley will never return. // The mantel clock ticks in the lonely parlour / On the Heights Road, where the face / Blue with arthritic stasis / And heart good for nothing now / Lies deep in the chair-back, angled / From the window-skylines, / Letting time moan its amnesia / Through telegraph wires / As the fragments / Of the broken circle of the hills / Drift apart.
Asta a Stainbury
Sul fianco di una collina parte fattoria parte pietrisco,
Bestiame sconsolato, immerdato e ossuto,
Attrezzature marce e a pezzi
Contadini come le attrezzature, gli animali
Come i muri un po' dovunque, le pendici trasandate
Pachistani rabbrividiti
Il vento che agghiaccia tutta la scena
Uomini smagriti in nero avvolti in cenci di Bradford
In attesa che spunti una capra
Auction at Stanbury
On a hillside, part farm, part stone rubble / Shitty bony cattle disconsolate / Rotten and shattered gear // Farmers resembling the gear, the animals / Resembling the strewn walls, the shabby slopes // Shivery Pakistanis / Wind pressing the whole scene towards ice // Thin black men wrapped in bits of Bradford / Waiting for a goat to come up
Chiurli ad Aprile
Appendono l'arpa alle vallate nebbiose
Vacillante richiamo per l'acqua
Un dio degli orizzonti col piede bagnato
Le lune nuove sprofondano nell'erica
E le lune piene, dorate,
Si gonfiano su mura esauste.
Curlews in April
Hang their harps over the misty valleys // A wobbling water-call / A wet-footed god of the horizons // New moons sink into the heather / And full golden moons //
Bulge over spent walls.
Per Billy Holt
Le lunghe navi giunsero fin qui. Poi
S'ancorarono naso e mento.
Calanchi dove l'emarginato e il fuorilegge
Fortificarono colline lungimiranti.
Uno sguardo distante e velato
Di valutazione mutamente omicida.
Una povertà
Che per parole tagliava monconi di roccia.
Pioggia requisita, poi altra pioggia,
Per muri e tetto.
Cingendo braccia di aspre colline
Per un po' di compagnia.
Sangue nelle vene
Per passatempo.
Un cimitero
Per casa.
For Billy Holt
The longships got this far. Then / Anchored in nose and chin. // Badlands where outcast and outlaw / Fortified the hill-knowle's long outlook. // A far, veiled gaze of quietly / Homicidal appraisal. // A poverty / That cut rock lumps for words. // Requisitioned rain, then more rain, / For walls and roof. // Enfolding arms of sour hills / For company. // Blood in the veins / For amusement. // A graveyard / For homeland.
Due alberi a Top Withens
Aperti a una luce enorme
Pastori del vento
Suonano i flauti della desolazione.
Tratti dalla fornace
Si alzarono e barcollarono in avanti.
Era Dio, lo sapevano.
Le colline li portano adesso fra visioni
Dal vuoto a un vuoto più intenso
Con musica e silenzio.
La gente allarmata guarda in alto
Con teste di pecora
E continua a mangiare.
Two Trees at Top Withens
Open to huge light / Wind-shepherds / Play the reeds of desolation. // Dragged out of the furnace / They rose and staggered some way. / It was God, they knew. // Now hills bear them through visions / From emptiness to brighter emptiness / With music and with silence. // Startled people look up / With sheep's heads / Then go on eating.
Shackleton Hill
Fattorie morte, foglie morte
Si aggrappano al lungo
Ramo del mondo.
Le stelle scuotono l'albero
Con le radici
serrate a un atomo.
Gli uccelli, occhi meravigliosi, con tenui grida,
Le mandrie del cielo,
Fanno visita
E svaniscono.
Shackleton Hill
Dead farms, dead leaves / Cling to the long / Branch of world. // Stars sway the tree / Whose roots / Tighten on an atom. // The birds, beautiful-eyed, with soft cries, / The cattle of heaven, / Visit // And vanish.
La vecchia chiesa di Heptonstall
Un grande uccello atterrò qui.
Il suo canto attirò gli uomini dalla roccia,
uomini vivi da palude ed erica.
Il suo canto accese una luce nelle valli
E i finimenti alle lunghe brughiere.
Il suo canto portò dallo spazio un cristallo
E lo pose nelle teste degli uomini.
Poi l'uccello morì.
Le sue ossa gigantesche
Si annerirono e divennero un mistero.
Il cristallo nelle teste degli uomini
Si annerì e andò in pezzi.
Le valli si spensero.
La brughiera si liberò.
Heptonstall Old Church
A great bird landed here. // Its song drew men out of rock, / Living men out of bog and heather. // Its song put a light in the valleys / And harness on the long moors. // Its song brought a crystal from space / And set it in men's heads. // Then the bird died. // Its giant bones / Blackened and became a mystery. // The crystal in men's heads / Blackened and fell to pieces. // The valleys went out. / The moorland broke loose.
Widdop
Dove c'era il nulla
Qualcuno pose un lago spaventato.
Dove c'era il nulla
Spalle di pietra
S'allargarono a sostenerlo.
Un vento nato fra le stelle
Giunse a nuoto a fiutare i tremanti.
Gli alberi, per mano, ad occhi chiusi,
Agirono sul mondo.
Dell'erica s'avvicinò strisciando, impaurita.
Null'altro
Eccetto quando un gabbiano appare nel vento attraverso
Uno strappo nel tessuto
Dal nulla nel nulla
Widdop
Where there was nothing / Somebody put a frightened lake. // Where there was nothing / Stony shoulders / Broadened to support it. // A wind from between the stars /
Swam down to sniff at the trembling. // Trees, holding hands, eyes closed, / Acted at world. // Some heath-grass crept close, in fear. // Nothing else / Except when a gull blows through // A rip in the fabric // Out of nothingness into nothingness
Emily Brontë
Il vento su Crow Hill era l'amato.
Il suo feroce racconto all'orecchio era il segreto.
Ma quel bacio fu fatale.
Attraverso l'oscuro Paradiso scorreva
Il torrente troppo amato
Che le morse il seno.
Il fradicio incolto re di quel regno
La seguì oltre il muro
E si stese nel suo letto, un letto malato d'amore.
Il chiurlo avanzò nel suo grembo.
La pietra le si gonfiò sotto il cuore.
La sua morte è un vagito sulla brughiera.
Emily Brontë
The wind on Crow Hill was her darling. / His fierce, high tale in her ear was her secret. / But his kiss was fatal. // Through her dark Paradise ran / The stream she loved too well / That bit her breast. // The shaggy sodden king of that kingdom / Followed through the wall / And lay on her love-sick bed. // The curlew trod in her womb. // The stone swelled under her heart. // Her death is a baby-cry on the moor.
Cimitero di Heptonstall
Il vento spazza le cime.
La pioviggine sale.
Ti fai strada con gli artigli,
l'ala che batte gigantesca.
E Thomas e Walter e Edith
Sono piume viventi
Esther e Sylvia
Piume viventi
Là dove tutti gli orizzonti aprono le ali
Famiglia di cigni scuri
A volo radente in un argento di tempesta
Verso l'Atlantico.
Heptonstall Cemetery
Wind slams across the tops. / The spray cuts upward. // You claw your way / Over a giant beating wing. // And Thomas and Walter and Edith / Are living feathers // Esther and Sylvia / Living feathers // Where all the horizons lift wings / A family of dark swans // And go beating low through storm-silver / Toward the Atlantic.
DA: RIVER
Il West Drt
Stilla dalla Via Lattea, trapuntata di luce,
Fonde la terra solcata da lampi -
Il torrente speziato, che sembra acqua
Che è spirito e sangue.
Uno sguardo di lampo violaceo
Scioglie il granito in erba viva,
Lo versa in stampi d'acqua rapida di brughiera
Una trota urta col fianco il nembo
Un frantumarsi di corone, un crollare di calici
Dove la scoria dei mondi si sbriciola e raffredda
In tuoni e portenti di pioggia.
The West Dart
It spills from the Milky Way, spiked with light, / It fuses the flash-gripped earth - // The spicy torrent, that seems to be water / Which is spirit and blood. // A violet glance of lightning / Melts the granite to live glass, / Pours it into the mould of quick moor-water // A trout swipes its flank at the thundercloud // A shatter of crowns, a tumbling out of goblets // Where the slag of world crumbles cooling / In thunders and rainy portents.
Andate a pesca
Unitevi all'acqua, immergetevi nell'essere profondo
Che la mente si veli nel madore della terra
Lo spettro si liberi scendendo a valle
Inghiotta fiume e gravità
Perdete la parola
Cessate
Siate parte del luccicore della linfa
Come se la creazione fosse una ferita
E questo flusso il plasma che risana
Lasciatevi soppiantare da fango e foglie e ciottoli
Da improvvise strutture ad arcobaleno
Che si materializzano sospese trattenendo il fiato
E si smaterializzano con la pressione dell'occhio
Lasciatevi sventrare dalla prora che scivola
Rimpiazzati dallo scafo di luce ed ombra
Dissolti nell'onda terrestre, la dolce scossa del sole,
Smembrati nella fusione solare
Divenite traslucenti - un'unica indistricabile deriva
Di struttura acquosa, e un peso di luce dal sapore di terra
Straziato da ombre d'ali
Tutto ciò che è ciclo, flusso e immobilità librata
Strisciate sulle radici, nuovi e senza nome
Cercate un volto, induritevi in membra
Fate che il mondo ritorni, come un bianco ospedale
Alle prese con parole d'emergenza
Cercate di parlare e quasi riusciteci
Guarite nel tempo e negli altri
Go Fishing
Join water, wade in underbeing / Let brain mist into moist earth / Ghost loosen away downstream / Gulp river and gravity // Lose words / Cease / Be assumed into glistenings of lymph / As if creation were a wound / As if this flow were all plasm healing // Be supplanted by mud and leaves and pebbles / By sudden rainbow monster-structures / That materialize in suspension gulping / And dematerialize under pressure of the eye // Be cleft by the sliding prow / Displaced by the hull of light and shadow // Dissolved in earth-wave, the soft sun-shock, / Dismembered in sun-melt // Become translucent - one untangling drift / Of water-mesh, and a weight of earth-taste light / Mangled by wing-shadows / Everything circling and flowing and hover-still // Crawl out over roots, new and nameless / Search for face, harden into limbs // Let the world come back, like a white hospital / Busy with urgency words // Try to speak and nearly succeed / Heal into time and other people
Il fiume
Caduto dal cielo, giace sul
Grembo della madre, vinto dal mondo.
Ma l'acqua proseguirà
A scorrere dal cielo.
Con una mutezza che dà voce alla luce spirituale
Con la sua bocca rotta.
Disperso in mille frammenti e sepolto,
Le sue tombe disseccate si squarceranno, a un segno del cielo,
A un lacerarsi di veli.
Sorgerà, in un tempo oltre i tempi,
Avendo ingoiato la morte e il pozzo
Tornerà senza macchia
Per la liberazione di questo mondo.
Così il fiume è un dio
Fra le canne fino al ginocchio, che osserva gli uomini,
O appeso per i talloni alla porta di una diga
È un dio, e inviolabile.
Immortale. E si laverà di tutte le morti.
The River
Fallen from heaven, lies across / The lap of his mother, broken by world. // But water will go on / Issuing from heaven // In dumbness uttering spirit brightness / Through its broken mouth. // Scattered in a million pieces and buried / Its dry tombs will split, at a sign in the sky, // At a rending of veils. / It will rise, in a time after times, // After swallowing death and the pit / It will return stainless // For the delivery of this world. / So the river is a god // Knee-deep among reeds, watching men, / Or hung by the heels down the door of a dam // It is a god, and inviolable. / Immortal. And will wash itself of all deaths.
Catadromo
Da dove viene il fiume?
E l'anguilla, mente notturna dell'acqua -
Il fiume dentro il fiume e a lui di fronte -
Il nerbo notturno dell'acqua?
Non dal fango rammemorante della terra
Non dal capriccio dell'aria
Non dal sole che trabocca. Da dove?
Dal fondo della polla del nulla
Sargasso di Dio
Dalla spirale vuota delle stelle
Una persona scintillante
Catadrome
Where does the river come from? / And the eel, the night-mind of water - / The river within the river and opposite - / The night-nerve of water? // Not from the earth's remembering mire / Not from the air's whim / Not from the brimming sun. Where from? // From the bottom of the nothing pool / Sargasso of God / Out of the empty spiral of stars // A glimmering person
Quel mattino
Giungemmo dove i salmoni erano tanti
Così calmi, ben spaziati, così lungimirante
La loro mappa interiore, che l'Inghilterra poteva aggiungere
Solo il tramonto fuligginoso del South Yorkshire
Costellato dal tambureggiante dei Lancaster in volo,
Finché il mondo era sembrato lento capovolgersi.
Solenne restare lì alla luce impollinata
Fino alla cintola fra i salmoni eccitati che ammassati ondeggiavano
Come per mano di Dio. Il corpo lì
Si separava, aureo e incorruttibile,
Dal proprio pensiero dubitante - un segnale fantasma
Acceso dal potere dei salmoni
Che arrivavano, arrivavano, e continuavano
Come se noi volassimo lenti e le loro formazioni
Ci innalzassero verso un qualche bagliore di benedizione
Che un solo pensiero sbagliato poteva offuscare. Come se il mondo
Caduto e i salmoni fossero alla fine. Come se questi
Fossero i pesci incorruttibili
Che avevano lasciato trascorrere il mondo -
Lì, in una luce malva di lupini nella corrente
Stavano nelle mani a coppa dei monti,
Composti d'atomi frementi. Era accaduto.
Poi come segnale che eravamo dove eravamo
Due orsi dorati scesero a nuotare come umani
Al nostro fianco. E si tuffarono come ragazzi.
E stavano nell'acqua fonda come in trono
Mangiando dagli artigli salmoni trafitti.
Così trovammo la fine del nostro viaggio.
Così restammo, vivi nel fiume di luce
Fra le creature della luce, noi creature della luce.
That Morning
We came where the salmon were so many / So steady, so spaced, so far-aimed / On their inner map, England could add // Only the sooty twilight of South Yorkshire / Hung with the drumming drift of Lancasters / Till the world had seemed capsizing slowly. // Solemn to stand there in the pollen light / Waist-deep in wild salmon swaying massed / As from the hand of God. There the body // Separated, golden and imperishable, / From its doubting thought - a spirit-beacon / Lit by the power of the salmon // That came on, came on, and kept on coming / As if we flew slowly, their formations / Lifting us toward some dazzle of blessing // One wrong thought might darken. As if the fallen / World and salmon were over. As if these / Were the imperishable fish // That had let the world pass away - // There, in a mauve light of drifted lupins, / They hung in the cupped hands of mountains // Made of tingling atoms. It had happened. / Then for a sign that we were where we were / Two gold bears came down and / swam like men // Beside us. And dived like children. / And stood in deep water as on a throne / Eating pierced salmon off their talons. // So we found the end of our journey. / So we stood, alive in the river of light / Among the creatures of light, creatures of light.