Alessio Alessandrini - Inediti da "La gente - dispacci dal biancore"
La gente
Siamo gente.
Siamo la gente.
Siamo la gente là,
quella là.
Siamo gente che raglia.
(? Gentaglia ?)
Siamo niente.
Siamo il niente: paglia.
*
Seppure siamo già nel torpore
sarà un'onda bianca
dannunizana
a travolgerci nella sua eleganza.
La stanza vivrà il suo biancore
immobile nella stasi,
senza requiel'assenza
come un'ombra che azzanna.
*
C'è poi che quando lo spogli
questo cuore bianco
e arrivi al cuore del cuore
- nel biancore - è sempre
più bianco. Immacolato.
O è al punto fragile dell'infarto?
*
Dal biancore non emettono segnali.
Grido: sono qui?
Chiedo: dove siete?
Qui, accanto a te.
Questa pellicola in vece della
epidermide però…
*
Il lungo giorno bianco
il moto silente del branco
che avanza, danza solerte;
il fiato opaco del lupo
la paura il morso l'azzanno
l'azzardo acuto nel dare un nome
a questa sutura
(alla cosa futura).
Si strappa a poco a poco
la carne, è spasimo é
la lotta e un qualche
brandello di vita:
profuma ancora
ma non dura.
Provi il contatto,
trovi la contrattura.
Alessio Alessandrini è nato e vive a Monteprandone (AP). Scrive poesia e insegna nelle Scuole Secondarie di Primo Grado.

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