Di nebbie e luce. Sulla poesia - 12

Riflessioni di Massimiliano Bardotti

I Pioppi, effetto bianco e giallo, Claude Monet, 1891

12.

Leggere poesie per chi ha desiderio d'ascoltare è il mio dono d'amore alle creature, al creato, al Creatore. Non so fare altro. Ma questo lo faccio con tutta la dedizione possibile, tutto l'amore. È la mia vocazione. È il mio modo di prendermi cura, di proteggere, di sostenere.

Accompagnare.

È sperare insieme, con chi ascolta, con tutti i poeti letti, con le poesie che sono anch'esse creature, esseri viventi.

Sento che ogni parola letta con amore penetra in chi ascolta portando un bene grande. Sento che la bellezza ci rende migliori e apre un varco al sacro, essendo sacra. Sento che la grazia percorre questa strada...

E come sempre, lascio dirlo a chi lo dice meglio di me:

Una buona poesia è un contributo alla realtà. Il mondo non è più lo stesso dopo che una buona poesia gli si è aggiunta. (Dylan Thomas)

E ancora Dylan: "Ho letto da qualche parte di un pastore che, quando gli chiesero perché rivolgesse, dal centro di cerchi magici, ossequi rituali alla luna per proteggere il suo gregge, rispose: "Sarei un pazzo dannato se non lo facessi!" Queste poesie, con tutte le loro crudezze, dubbi e confusioni, sono scritte per amore dell'Uomo e in lode di Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo fossero".

Ecco. Tutte le poesie che vi leggo sono lette per amore dell'uomo e in lode a Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo facessi...