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Patricia Severín - Argentina

Traduzione presentazione a cura di Antonio Nazzaro






Patricia Severín, è poetessa, narratrice, editrice; vive nella città di Santa Fe, in Argentina. Ha lavorato in campagna mentre studiava Lettere. La sua vasta carriera letteraria ha prodotto otto titoli di poesie, tra cui spiccano: Poemas con bichos, Muda, El universo de la mentira e Eclipses familiares.

Ha scritto i romanzi: Salir de cacería, La Tigra y Te quedan lindas las trenzas. I racconti: Las líneas de la mano, Sólo de amor, Helada Negra e Mamá quiere ver las rosas. Ha ricevuto importanti premi nazionali e internazionali e parte del suo lavoro è stato pubblicato negli USA, Spagna e adesso in Italia con Edizioni Arcoris la sua silloge. Poesie con bestie rare, Poemas con bichos, nella traduzione di Antonio Nazzaro.

Dal 2012 è direttrice della casa editrice Palabrava.

A noembre 2024 è uscita in Italia Poesie con bestie rare, Edizioni Arcoiris, Salerno, www.edizioniarcoiris.it.


Vi proponiamo alcune poesie.

 




 

Con il bufalo

 

In Westfalia

                 - antica tenuta degli inglesi –

allevano bufali

 

Si credono liberi

- l’impronta del loro passato l’insegue –

 

Hanno molti ettari davanti

e non scorgono il filo spinato

 

Però i recinti ci sono      oltre i loro occhi

e al fondo degli ettari

dopo le paludi

dietro la montagna

 

 

il fiume che nessuno osa attraversare

 

 

*

 


 

A volte i miei occhi già non mi accompagnano

c’è un precipizio

dove c’è la mia pianura

o il mare

         - così distante il mare –

dove stanno i campi di grano

 

raccomando ai miei occhi di orientarsi

ma si sono abituati

a fare enormi giri

 

 

dicono

che vogliono nascondermi

 

 

 

 

 

**

 

Con búfalo

 

En la Westfalia

                      –antigua estancia de los ingleses–

crían búfalos

 

 

Se piensan libres

–la impronta de su pasado los persigue–

 

 

Tienen muchas hectáreas por delante

y no divisan alambres

 

Pero los alambrados están        más allá de sus ojos

y al fondo de las hectáreas

después de los esteros

detrás del monte

 

 

el río que nadie se atreve a cruzar

 

 

*

 


 

A veces mis ojos ya no vienen conmigo

hay un precipicio

donde está mi llanura

o el mar

         –tan distante el mar–

donde quedan los trigales

 

 

les recomiendo a mis ojos que se orienten

pero ellos se acostumbraron

a dar enormes rodeos

 

 

dicen

que quieren disimularme        

 

 

***

 

Con formiche

 

Il sentiero di formiche sulla parete

è quasi impercettibile

 

Fiancheggia i mattoni

costeggia il cornicione

s’incunea nella cornice della finestra

Simile a una carovana di cammelli minuta

 

Le loro impronte serpeggiano sulla calce

gravoso è il lavoro

 

  camminano perforano camminano perforano camminano perforano

camminano perforano camminano perforano camminano perforano

 

L’odio

                   serpeggia    perfora    costeggia    perfora

s’incunea

 

 

*

 


 

Questa notte mi accompagna Kato

il silenzio della campagna è assoluto

l’ira è passata come un tornado

: dal mattino presto fino all’entrare della notte

Sartori ha finito la trebbiatura

Molinari ha scritto La soglia

i miei capelli

sono rimasti seminati sul cuscino

 

l’ira, è rimasta intatta

 

ha sputato parole

ha masticato    veleni

 dardi    - rossi -

sono rimasti ovunque

non c’è posto dove non li incontro

 

per questo mi accovaccio vicino al fuoco

e mi copro con l’unica coperta che si è salvata

                                                                           dal fracasso

 

 

**

 

Con hormigas

 

El sendero de hormigas sobre la pared

es casi imperceptible

 

Bordea los ladrillos

faldea la cornisa

se incrusta en el marco de la ventana

Semeja una caravana de camellos diminuta

 

Sus huellas viborean sobre la cal

empeñoso es el trabajo

    

     caminan horadan      caminan horadan       caminan horadan

caminan horadan        caminan horadan       caminan horadan

 

 

El odio

                    viborea    horada  bordea horada

                                     

se incrusta

 

 

*

 


 

Esta noche me acompaña Kato 

el silencio del campo es absoluto

la ira pasó como un tornado

: desde temprano hasta bien entrada la noche

Sartori terminó la trilla

Molinari escribió Umbral

mis cabellos

quedaron sembrados sobre la almohada

 

la ira se mantuvo intacta

 

escupió palabras

masticó    venenos

dardos         –rojos–

quedaron por todas partes

 

no hay lugar en que no los halle

 

por eso me acurruco junto al fuego

y me tapo con la única manta que se salvó

                                                          del estropicio

 

***

 

Con furetto

 

I figli di Pereyra allevano un furetto

 

L’hanno trovato in un fosso del sentiero

piccolino

senza madre

Lo allattano    lo coprono al tramonto

 

Il furetto li segue

si è abituato al loro odore    alle loro cure

 

Loro sanno che presto fuggirà

 

Ma sono ragazzi della campagna

                            allevano gli animali perché sì

 

 

*

 


 

Dico

: capezzolo

: terra

: pascoli

 

dico    pioggia    bestie    orizzonte

 

le mie figlie

dico basilico

 

dico nasce

: amore che nasce

piccolino    vento    splendore    allattando

 

amore d’amore senza trucco

 

quello che porta la vita

 

                                      appena       perché sì

 

 

**

 

Con hurón 

 

Los hijos de Pereyra crían un hurón

 

Lo encontraron en el zanjón del camino

pequeñito

sin madre

Lo amamantan         lo tapan al atardecer

 

El hurón los sigue

se acostumbró a su olor     a sus cuidados

 

Ellos saben que pronto escapará

 

 

Pero son chicos de campo

                                      crían a los animales porque sí

 

*

 

 

 


 

Digo

: pezón

: tierra

: pastizales

 

digo     lluvia         bichos        horizonte

 

mis hijas

digo albahaca

 

digo nace

: amor que nace

pequeñito     viento      resplandor      amamantado

 

amor de amor sin maquillaje

 

lo que se trae la vida

 

                             apenas              porque sí

 

***

 

 

me ne sono andata

e quando me ne andrò

saprò che sono una lucciola

 

diranno

: la vita le è stata dolce

: ha addolcito il carattere

: appassionata della poggia a colpire lo zinco (dei tetti)

diranno ciò che non sanno

: era eccentrica      strana

diranno quelli che l’odiano

: meglio se non la trovano

 

nessuno saprà

di questo attaccamento

di questo odore di terra

questo invisibile sguardo

questa malvoglia di vita

questa conclusione del mondo

questo selvaggio rodeo

quest’inondazione di sangue

che invecchia / si stacca / si stanca

s’affoga

si diluisce

 

 

io dirò

: la morte

è l’assenza dei libri                  : carenza di parole

 

 

*

 

me fui

y cuando me vaya

sabré que soy luciérnaga

 

dirán

: la vida le fue dulce

: ha templado el carácter

: apasionada de lluvia golpeando sobre el zinc

dirán los que no saben

: era excéntrica      extraña

dirán los que la odian

: mejor que no la hallen

 

nadie sabrá

de este apego

de este olor a tierra

esta invisible mirada

esta desgana de vida 

esta conclusión del mundo

este salvaje rodeo

esta inundación de sangre

que se añeja

se desprende

se cansa

se ahoga

se diluye

 

 

 

yo diré

: la muerte

es la ausencia de los libros     carencia de palabras

 

 

***

 

 

Patricia Severín, è poetessa, narratrice, editrice; vive nella città di Santa Fe, in Argentina. Ha lavorato in campagna mentre studiava Lettere. La sua vasta carriera letteraria ha prodotto otto titoli di poesie, tra cui spiccano: Poemas con bichos, Muda, El universo de la mentira e Eclipses familiares.

Ha scritto i romanzi: Salir de cacería, La Tigra y Te quedan lindas las trenzas. I racconti: Las líneas de la mano, Sólo de amor, Helada Negra e Mamá quiere ver las rosas. Ha ricevuto importanti premi nazionali e internazionali e parte del suo lavoro è stato pubblicato negli USA, Spagna e adesso in Italia con Edizioni Arcoris la sua silloge. Poesie con bestie rare, Poemas con bichos, nella traduzione di Antonio Nazzaro.

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