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Il poeta sull’albero ovvero Palmiro León Soria Saucedo - Bolivia


 

Nel leggere questi testi ci si ritrova nell'Amazzonia boliviana. Si sentono le sue voci di natura, i suoi linguaggi d’acqua e di terra e l’amicizia, quasi unica, con un albero: il Biribá. La poetica di Palmiro Soria Saucedo ha poco a che vedere con le visioni mistiche o spirituali. L’atmosfera che crea racchiude le storie di un uomo che ritorna alla sua terra per riunire e scoprire le identità che lo compongono. Non parlo soltanto del bambino in esilio con la famiglia, o l’ambasciatore e politico. Nemmeno del dottore in scienze politiche, ma dell’unione di tutte queste identità racchiuse nella poesia amazzonica di Palmiro Soria Saucedo che solo in questo universo poteva sorgere e definire l’uomo che scrive dall’alto della chioma di un Biri.

 


 

Palmiro León Soria Saucedo (Riberalta, Bolivia; 14 de febrero de 1951) è uno scrittore e diplomatico boliviano. Ha pubblicato le sillogi: Amazoniando, Aguas adentro, La resurrección del Biri, tradotto in italiano da Antonio Nazzaro e pubblicato da Edizioni Arcoiris, Salerno, 2024.

 

 

 

Brazo e peta 1

 

Per tratteggiare meglio la tempra di Nana, così chiamavano la mamma, vi racconto di Palemón, un cane molto amato – a suo tempo – quando è diventato vecchio, è diventato rabbioso e mi ha morsicato, lei lo ha fatto legare e ha risolto il problema con un fragore del brazo e peta, così si chiamava la sua colt 38. Quando mio padre le ha chiesto le ragioni del gesto, ha risposto. "Nessun cane fa del male ai miei figli…”. Le sfide della selva e dei suoi fiumi impongono dualità, beltà/ferocia, dolcezza/indocilità, timore/audacia, nella temerarietà del nascere.

 


 

Brazo e peta 1

 

Para dibujar mejor el temple de Nana, como le decían a mamá, les cuento de Palemón, un perro muy querido ―en su tiempo―, cuando se puso viejo y malhumorado me mordió, ella lo mandó a amarrar y concluyó el asunto con un estruendo del brazo e peta, así llamaba a su colt 38. Cuando mi padre preguntó por las razones, dijo: “Ningún perro lastima a mis hijos…”. Los desafíos de la selva y sus ríos imponen dualidades, beldad/bravura, dulzura/indocilidad, temor/audacia, en la osadía de nacer.

 

 

 

Il Biribá 1

 

I miei regali da bambino sempre sono stati esseri viventi, la stessa cosa per i miei fratelli, mamma le piante, papà gli animali: scimmie, are fronterossa, tigrilli, allodole, tassi, pappagalli, maiali, cani, anatre, galline, così tanti che preso dall’entusiasmo volevo essere veterinario. Un Natale, mamma ha distribuito le piante da frutto del cortile tra tutti i miei fratelli, e ci ha letto le istruzioni per averne cura. A me è toccato il Biribá.

 

 


El Biribá 1

 

Mis regalos de niño siempre fueron seres vivos, lo mismo para mis hermanos; mamá las plantas, papá los animales: monos, parabas, tigrecillos, alondras, tejones, loros, chanchos, perros, patos y gallinas, tantos que, desde el fervor, quise ser veterinario. Una Navidad, mamá distribuyó los frutales del patio entre todos mis hermanos, y nos leyó la cartilla de cuidados. A mí, me tocó el Biribá.

 

 


L’identità del Biri

 

Rapidamente ha imposto il suo essere pianta frondosa e degna

il suo modo di cantare con i sud del vento.

 

Quando ho potuto attraversare il suo territorio

ho giocato con le mie fantasie tra i suoi rami

nel costruire nidi di uccelli erranti

ho iniziato a crescere d’Amazzonia.

 

Cosa dire dell’affetto dei suoi frutti

mutuamente pattuiti per la voluttà.

 

I miei tesori di bambino, custoditi dal suo fogliame

trottole, fionda, enchoque, palloni e il mio salvadanaio.

 

Il bisogno di stare insieme

ha portato i compiti della scuola nell’ospitalità delle sue fronde.

 

Il soliloquio delle mie prime conversazioni

il borbottare per non poterlo scalare senza aiuto,

non abbiamo aspettato molto la complicità

delle allegrie, arrrabbiature e segreti.

 

Il suo legnoso tronco ha conosciuto l’innocenza

delle mie passioni di bambino.

 

Nell’inaudita separazione

ho promesso l’eternità della sua presenza

nella piccola profondità del mio essere.

 

Ho lasciato i miei tesori nel suo tronco

come garanzia del ritorno

quando le acque e i venti lo permetteranno.

 

Pluviale è stata la risposta

hanno bagnato le mie lacrime secche di speranza

per un viaggio più lungo del fiume.

 

Quando sono potuto tornare

Biri era morto

lo ha fulminato un lampo.

 


 

La identidad del Biri

 

Rápidamente impuso su plante frondoso y digno

su manera de cantar con los sures del viento.

 

Cuando pude recorrer su territorio

jugué entre sus ramas mis fantasías

construyendo nidos de pájaros errantes

empecé a crecer de Amazonía.

 

Qué decir de la querencia de sus frutos

mutuamente pactados para el deleite.

 

Mis tesoros de niño, custodiados por su follaje

trompos, honda, enchoque, bolas y mi alcancía.

 

La necesidad de estar juntos

trasladó faenas de escuela a su fronda hospitalidad.

 

El soliloquio de mis primeras conversaciones

renegando por no poder treparlo sin ayuda,

no demoramos mucho la complicidad

 alegrías, emputes y secretos.

 

Su leñoso tronco supo la inocencia

de mis pasiones de niño.

 

En la inaudita despedida

prometí la eternidad de su presencia

en la pequeña profundidad de mi ser.

 

Dejé mis tesoros en su tronco

garantía para volver

cuando las aguas y los vientos lo permitan.

 

Pluvial fue la respuesta

mojaron mis lágrimas secas de esperanza

por un viaje más largo que el río.

 

Cuando pude volver

Biri estaba muerto

lo fulminó un rayo.

 

 


Il mio più piccolo paese

 

Sull’alta riva di nuvole promettitrici

acque di grande portata

inaugurano l’eternità.

 

I missionari, la tua chiesa e campanile

borghesi elvetici

la tua prima barca a vapore

a navigare il caucciù inossidabile

qualche sindaco

il tuo ombelico piazzetta,

il maestro Chori

la banda navale

la ritirata.

 

Quanti giri domenicali

hanno i miei piedi nella tua piazza

a scrutare i germogli silvestri dei tuoi fiori.

 

Il mio orgoglio

la tua caparbia dignità

la mia pelle

l’umidità dei tuoi fiumi

i miei pori aperti.

 

I tuoi sentieri, i tuoi strapiombi

torrenti, laghi e occhi d’acqua

mi hanno scalato la memoria

tropicale cromaticità

naturale bellezza.

 

Questi della mia cucciolata

semplici come il taquirari

rafforzati dalla selvaggia verginità

della tua carezza di selva

inteneriti dalle serenate.

 

Due parti di donna e posso

unire vent’anni senza vedere

le tue radici

nel mio teschio andante.

Ho navigato l’universo

per costruire un sestante

per rincontrarci

nell’epicentro del tuo cosmo

amazzonico.

 


 

Mi más pequeño país

 

En la ribera alta de nubes promisorias

aguas caudalosas

inauguran la eternidad.

 

Los misioneros, tu iglesia y campanario

burgueses helvéticos

tu primera lancha a vapor

navegando el caucho inoxidable

algún alcalde

tu ombligo con glorieta,

el maestro Chori

la banda naval

la retreta.

 

Cuántas vueltas domingueras

tienen mis pies de tu plaza

escudriñando brotes silvestres de tus flores.

 

Mi orgullo

tu porfiada dignidad

mi piel

la humedad de tus ríos

mis poros desnudos.

 

Tus caminos y barrancos

arroyos, lagos, ojos de agua

me treparon la memoria

cromaticidad tropical

natural lindeza.

 

Los de mi lechigada

sencillos como el taquirari

endurecidos por la salvaje virginidad

de tu manoseada selva

enternecidos por las serenatas.

 

Dos partos de mujer y puedo

juntar veinte años de no ver

tus raíces

en mi calavera andante.

 

Navegué el universo

construyendo un sextante

para reencontrarnos

en el epicentro de tu cosmos

amazónico.

 

 

 

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