Inediti di Paolo Artale
pervinche
da qui. da dove
si pratica la divisione delle piante.
emergono nigelle già concluse ma
in regioni distanti sono questa
eredità di spatole.
vento cavo.
solamente alcuni piumaggi d’uccello.
*
forse l’altezza del giglio selvatico o
su fondamenta delle acque minute asticelle.
nel giardino un insieme di stelle lente.
composte. sopra
riposano le mele: una promessa
di cose laterali. le stesse
acque governano la casa.
*
deve cambiare questa aria in clausole
di piuma. vestigia
rimangono di intenti a fogliame.
propagate per semina si oppongono.
bacche.
un impreciso numero di felicità.
da conversazioni in giardino
Paolo Artale, nato a Busto Arsizio nel 1966, vive a Cantello (VA). Ha fatto parte di diversi gruppi poetici e ha partecipato a numerose letture pubbliche. Suoi testi sono apparsi, tra l’altro, su «L’Ulisse», rivista on-line per la quale ha intervistato Antonella Anedda; sulle riviste «Resine», «Atelier», «La clessidra»; su «poeticodiario» e nel volume Le vie della letteratura (puntoacapo Editrice, 2016). Dal 2010 al 2012 ha tenuto, in co-conduzione, un laboratorio di poesia per conto di un’associazione culturale. Dal 2015 collabora con la casa editrice Puntoacapo.
